lunedì 28 maggio 2007

Fahrenheit 451

L'ultima lezione è stata dedicata alla visione del film Fahrenheit 451 di F. Truffaut. Come molti degli studenti hanno ben compreso (almeno questo si evince dalle domande e dalle mail ricevute) si tratta di un testo particolarmente congeniale all'approfondimento degli argomenti trattati finora durante il corso e che ci apprestiamo a riprendere e sviluppare nelle prossime lezioni conclusive.

Oltre a consigliarne la visione (ed eventualmente anche la lettura del romanzo da cui è tratto) a tutti, propongo qui di seguito una serie di riflessioni sull'argomento scritte per un saggio pubblicato alcuni anni fa.

(Potrebbe essere inoltre questa una buona occasione per affrontare ed approfondire (attraverso qualche commento sul blog) alcune delle discussioni emerse durante e dopo la proiezione del film... )

Un romanzo – Fahrenheit 451 – di Ray Bradbury, del 1953, e la sua celebre trasposizione cinematografica, realizzata nel 1966 da François Truffaut, vanno considerati, come spesso accade con le opere di alto valore artistico, strumenti molto efficaci per introdurre il tema seguente: le conseguenze sociali della nascita e del tramonto della scrittura, con particolare riferimento alle trasformazioni inerenti la memoria e l’identità.
Pur senza sottovalutare l’importanza dell’opera di Bradbury, a cui pure faremo riferimento, ci occuperemo principalmente di analizzare lo straordinario adattamento del romanzo realizzato da quel geniale regista che è stato François Truffaut, che riteniamo più utile al fine di evidenziare le caratteristiche specifiche che intendiamo esaminare.
Il film comincia presentandoci il protagonista – Montag – mentre su un’automobile rossa si dirige a gran velocità verso una casa da cui un uomo, dopo una telefonata che lo avvisava dell’arrivo dei pompieri, sta scappando.
Montag, dunque, è un pompiere. Un pompiere, però, il cui compito è esattamente opposto a quello cui sempre è stato destinato. Egli infatti, curiosamente, non è addestrato a spegnere il fuoco, bensì ad attizzarlo. Nella società in cui egli vive è proibito leggere, per cui la missione specifica del corpo militare cui appartiene, è quello di bruciare tutti i libri esistenti e con essi il passato ivi racchiuso. La loro divisa è nera e richiama le uniformi naziste corrette da un berretto alla Lenin. L’atmosfera è quella di 1984. Il regime che governa è evidentemente un regime totalitario.
In queste prime scene assistiamo alla perquisizione della casa di un “sovversivo” (un proprietario e “lettore” di libri) e al rogo dei volumi che sono stati scoperti. Dopo, mentre i pompieri vanno via, il capitano, che durante le operazioni era rimasto ad attenderlo nella vettura, confida a Montag di essere molto contento del suo lavoro e di volerlo candidare per una promozione. Il protagonista è dunque un uomo in carriera, egli è una persona che, almeno apparentemente, è perfettamente integrata nella società cui appartiene.
Il film ci mostra poi Montag all’interno di una sorta di treno rialzato (elemento che serve al regista francese per sottolineare l’elevato livello tecnologico della società), circondato da altri passeggeri, tutti avvolti in una silenziosa atmosfera da sogno, sullo sfondo di una dolce melodia. Lì, Montag incontra per la prima volta Clarisse, una ragazza che gli si avvicina con grande spontaneità, per parlargli.
Clarisse è un persona assolutamente singolare rispetto al resto dei passeggeri (e del resto della società), completamente diversa da tutti gli altri. Il suo personaggio, risulta centrale sia nel libro che nel lavoro del regista francese. Essa viene descritta come una ragazza a cui piace parlare con la gente, passeggiare sotto la pioggia, andare per i boschi assaporando i profumi e i sapori della natura. Un tipo sempre molto solare, pieno di vita, estremamente curiosa di ciò che la circonda, aperta al mondo. Tutte cose che – a suo dire – gli altri non fanno perché troppo intenti a guardare la televisione, chiusi in se stessi e ben attenti ad evitare qualunque contatto con l’esterno.
Scesi dal treno, Montag dice a Clarisse di ricordarle molto la moglie. Di fatto i due personaggi sono interpretati dalla stessa attrice (Julie Christie), forse per evidenziare il netto e significativo contrasto tra le due donne: la prima, come detto, aperta al mondo, al suo passato, agli altri, alla natura; l’altra eccessivamente chiusa in se stessa, nella sua casa, tra i suoi megaschermi televisivi, apatica e soprattutto senza alcun passato significativo da ricordare.
Le scene successive sono ambientate in casa di Montag: un ambiente freddo e asettico, il cui silenzio è rotto solo dai rumori provenienti dall’enorme televisione a parete, …costantemente acceso. La moglie – Linda – giace distesa sul letto, immobile, a guardare la televisione, …isolata da tutto e da tutti. Apparentemente, il suo unico passatempo, consiste nel recitare (in una sorta di televisione interattiva) in un programma titolato significativamente “La Grande Famiglia”. Si tratta di una specie di commedia televisiva assai banale: due uomini hanno invitato amici a casa e devono decidere la collocazione degli ospiti di fronte allo schermo, e chiedono consigli a Linda, questa deve rispondere; ma le sue risposte non hanno importanza perché i dialoghi sono già stati programmati (alla prima battuta, Linda, distratta, non sa come rispondere, ma la commedia va avanti lo stesso, mostrando tutta l’illusorietà del processo di interattività promesso). Ciò che comunque tali scene rendono evidente è il fatto che l’unico momento in cui Linda si sente veramente viva e partecipe, è quando giunge l’ora di recitare tra i membri (virtuali) della “Grande Famiglia”. Sono momenti autoreferenziali del film in cui il regista rende l’effetto di realtà del mezzo televisivo proponendoci primi piani dello schermo a muro e fornendo così la sensazione di stare assistendo a un film nel film, non lasciandoci distinguere con sufficiente chiarezza se ciò che stiamo vedendo sia la storia narrata nel film o ciò che la televisione descritta nel film mostra.
Linda è una persona interiormente morta, vuota, estraniata dal mondo e dagli altri, compreso suo marito. L’importanza di questo personaggio risiede proprio nel fatto che lei rappresenta gli abitanti di questo mondo con tutta l’apatia che li caratterizza. Dal canto suo, Clarisse, di cui il protagonista finirà inevitabilmente per innamorarsi e che a un certo punto del film diventerà una fuggiasca, perché sospettata di essere una lettrice (pertanto una pericolosa sovversiva), rappresenta per molti versi una metafora del cosiddetto homo legens.
Lentamente Montag comincerà anch’egli a trasformarsi in un lettore. Si sveglierà di notte per poter leggere di nascosto. Truffaut ce lo mostra immerso nel libro La storia personale di David Copperfield, una biografia, la storia di un uomo che narra la sua vita in un libro, il cui primo capitolo si intitola, e non a caso, “Vengo al mondo”. Sarà così che Montag comincerà a scoprire che dietro ad ogni libro “si nasconde un uomo” e comprenderà che per costruirsi un’identità è necessario ordinare gli eventi della propria vita in un costante e coerente flusso temporale. Truffaut, molto abilmente, descrive questa scena offrendoci un primo piano delle pagine del libro mentre Montag lo legge. In questo caso la macchina da presa sostituisce gli occhi dello spettatore, e il dito di Montag, che segue le righe della pagina mentre legge, è in realtà il dito dello spettatore.
A partire da questa fase, in un crescendo avvolgente, assisteremo alla metamorfosi di Montag e al suo tentativo di ribellione. Dopo una serie di inutili tentativi di convincere la moglie dell’importanza della lettura, e dopo essere stato scoperto (proprio a seguito di una denuncia della moglie stessa) dalle autorità, Montag diventerà a sua volta un fuggitivo. Incontrerà Clarisse e grazie a lei raggiungerà un luogo in cui si nascondono gli “uomini-libro”, delle persone che sono riuscite a scappare e che si sono rifugiate in aperta campagna dove vivono pacificamente raccolti in piccoli gruppi.
Ognuno di loro ha scelto un libro e lo ha imparato a memoria. Sono insomma dei veri e propri libri viventi, essi sono il frutto di una strategia messa in atto per conservare la memoria delle grandi opere letterarie dell’uomo dall’oblio.
Al suo arrivo nel luogo degli uomini-libro, una persona esce da un vagone ferroviario adibito a casa per accoglierlo. Gli si presenta come il “Giornale di Henry Brulard” di Stendhal e lo introduce in una sorta di organizzazione segreta di resistenza.
In una delle scene più toccanti del film si vede un vecchio in punto di morte mentre recita se stesso (“La chiusa di Ermiston”, di Robert Louis Stevenson) a suo nipote, in modo che il ragazzo possa ereditare tale memoria e diventare a sua volta un uomo-libro. Nella scena immediatamente successiva Truffaut ci mostra la prima neve dell’inverno che cade ed il vecchio che muore, mentre il bambino, suo nipote, è intento a recitare da solo il brano.
Il film si chiude quindi con un forte messaggio di speranza: la comunicazione intergenerazionale è riuscita, il bambino è diventato un libro, è stato messo in grado, attraverso la memoria del nonno, di costruirsi un’identità, mentre il passato, la tradizione, è stato almeno parzialmente, salvato dall’oblio.
Né Bradbury né Truffault nelle loro rispettive opere, ne fanno cenno, ma può darsi che essi, o uno di loro due, siano stati a conoscenza del fatto che nell’universo concentrazionario alcuni rabbini fungevano da “libri viventi” le cui pagine potevano essere consultate dagli altri prigionieri per trovare un conforto, ma anche per salvare la propria identità pesantemente messa in discussione da coloro che significativamente sono stati definiti come “gli assassini della memoria”.

lezione XVIII-XX

Torniamo a noi!

Abbiamo cominciato a discutere dei temi trattati negli ultimi due libri di testo. Come anticipato già durante le prime lezioni dedicheremo questi ultimi incontri ad approfondire l'analisi del rapporto tra media e società, concentrando in particolare l'attenzione sulla televisione e i videogiochi.

Prima di occuparci delle analisi proposte da Wunenburger nel suo libro, può essere utile studiare il saggio sulla televisione presente nel manuale, prestando particolare attenzione ai riferimenti relativi a:
- rapporto tra televisione e altri media (cinema, radio, nuovi media);
- teorie sull'influenza della televisione nei processi di socializzazione e costruzione dell'identità

Per quanto riguarda Wunenburger è stato sottolineato un aspetto che ritengo fondamentale per un corretto approccio al testo e che nell'introduzione al volume viene definito una "sociologia dello schermo" (pagg. 10-12). La comprensione di tale approccio risulterà inoltre molto utile anche allo studio dell'ultimo libro in programma (videogiochi e cultura dela simulazione).

Risposte varie

Ho ricevuto diverse decine di commenti e richieste varie, sia attraverso il blog sia direttamente per e-mail. Fortunatamente è possibile raggruppare le risposte a seconda degli interessi. Cominciamo dunque con le domande più gettonate per poi passare via via a quelle più singolari:

- chi ha superato la prova intercorso può presentarsi direttamente all'orale della sessione estiva (19 giugno o 19 luglio) SENZA BISOGNO DI PRENOTAZIONE.

- chi ha sostenuto la prova intercorso e intende sostenere l'orale da settembre in poi (entro e non oltre marzo 2008) può farlo prenotandosi direttamente su questo blog (15 giorni prima della prova)

- chi non ha superato la prova intercorso o non intende accettare il voto può (senza alcun bisogno di comunicazioni ulteriori al docente) prenotarsi e presentarsi alla prova scritta nella sessione che desidera

- il programma è il seguente (ED è UGUALE PER "TUTTI"):
PROVA SCRITTA: Cavicchia-Pecchinenda, Sociologia della comunicazione (Prima Parte. Cioè i primi tre capitoli); Cavicchia, La morte (i primi due capitoli. Cioè l'individuo e il tempo).
PROVA ORALE: Cavicchia-Pecchinenda, Sociologia della Comunicazione (capitolo sulla televisione più un capitolo a scelta tra "fotografia" e "cinema");
Cavicchia, La morte (capitoli 3 e 4. Cioè La memoria e la morte); Wunenburger, L'uomo nell'era della televisione; Pecchinenda, Videogiochi e cultura della simulazione (questi ultimi due senza esclusioni)

- per quanto riguarda le valutazioni va innanzitutto chiarito che il voto della prova scritta è indicativo. Per la valutazione finale è assolutamente determinante la qualità del colloquio orale. Questo significa (per rispondere a domande specifiche di interesse collettivo, almeno credo!) che un ottimo orale può far alzare anche di molto la valutazione di partenza (in teoria anche una C, se la prova orale risultasse veramente brillante, potrebbe trasformarsi in 30); viceversa... avere ottenuto A o B allo scritto non garantisce necessariamente il superamento dell'esame!

- l'elaborato scritto verrà analizzato insieme al docente durante la prova orale (i primi minuti dell'esame consistono proprio in una revisione e breve discussione della prova scritta). Non è pertanto possibile prevedere (siete oggettivamente troppi!) la revisione in un'altra sede.

- ci sono poi delle domande su alcuni argomenti del programma alle quali, purtroppo, non posso rispondere sul blog. Soprattutto per motivi di tempo, ma anche perché, con un piccolo sforzo, potrete trovare le risposte nei libri di testo (già aver individuato la domanda giusta può costituire un buon punto di partenza). Laddove dovessero persistere grosse difficoltà... siete invitati a ripropormi le domande... proverò a rispondere.

venerdì 25 maggio 2007

RISULTATI PROVE INTERCORSO

Risultati delle prove intercorso - MAGGIO 2007
Comunicazione e Processi Culturali

A = 28-30
B = 25-27
C = 22-24
D = 18-21

INSUFFICIENTE (è necessario sostenere la prova scritta)


Albano Marianna 880/578 A
Alfia Dania 551/2337 B
Aliperta Paqualina 551/4564 B
Amabile Alessandra 551/4361 C
Ambrosino Fabiana 551/4315 C
Amici Roberta 551/3675 B
Amore Federica 551/4506 A
Amoroso Giovanna 551/4696 A
Amoroso Stefania 880/489 C
Amoruso Giuseppina 551/3766 B
Andrisani Alessandra 880/454 A
Anzalone Sonia 551/4556 B
Aprea Rosario 551/4360 B
Arcini Teresa 551/4967 B
Arcucci Emanuela 551/4754 B
Ardizio Mariarita 551/4517 D
Attimo Tonia Carmen 880/492 D
Autiero Luca 880/461 B
Avorio Fabio 551/3391 C
Banchieri Alessio 551/1943 C
Barone Anna 551/5163 B
Barra Antonietta 551/2568 B
Barricella Stefano 880/495 B
Battaglia Chiara 551/43102 B
Battaglia Fortuna 551/4559 C
Benevento Margherita 880/450 C
Bilotto Samantha 551/457 C
Bocchetti Silvana 551/4968 B
Borrelli Elena rosaria 880/536 B
Borrelli Ilaria 551/4794 A
Borriello Emilia 551/4477 D
Bory Paolo 551/5280 A
Borzacchelli Marialuana 551/2459 C
Bove Giovanni Luca 551/4862 B
Brandi Angela 551/3123 C
Caiazzo Anna 551/4840 A
Calia Laura 551/5330 B
Calvanese Alessandro 880/460 Insufficiente
Camerlengo Maria 551/4514 B
Cammarano Claudia 551/4856 A
Capaccio Fabio 551/4475 A
Capasso Concetta I. 551/5009 D
Capasso Gaetano 880/456 B
Capezzuto Lucia 551/4578 D
Capone Elvira 551/4091 B
Capriello Vincenza 551/4896 A
Captano Raoul 5515219 C
Capuozzo Assunta 551/1912 B
Carandente Barbara 551/2060 A
Carannante Ilaria 880/472 A
Carlino Luca 551/2771 C
Caruso Valentina551/4358 A
Casaburi Claudia 551/5097
Casolare Rosanna 551/4483 B
Castiglione Anna 551/3354 B
Cenere Luna 551/4637 A
Cesaro Anna 551/4635 C
Chiarolanza Rossana 551/4619 A
Chitos Dafne 551/3416 A
Ciaravolo Gennaro 880/501 D
Cimmino Melania 551/4425 B
Cinquegrana Francesco 880/512 B
Cipriano Vito 880/565 D
Cirillo Valentina 551/4723 A
Cleope Luigi 880/591 C
Coppola Angela 551/5257 B
Costigliola Rosa 551/3898 B
Coviello Francesco Saverio 551/5199 D
Covone Antonietta 551/4327 A
Crasta Rita 551/4591 A
Cristiano Armando 880/589 C
Cuomo Maria Eliana 551/4367 D
Cutolo Serena 551/4887 B
D’Alenio Federico 551/3569 C
D’Alessio Anna 551/4844 C
D’Alessio Chiara 551/3575 A
D’Ambrosio Maria 551/5292 B
D’Amico Natascia Palmina 551/4854 C
D’Angelo Pasquale 551/4395 C
D’Auria Anna 551/4538 B
D’Elia Melania 551/3002 C
D’Orio Angela 880/485 B
D’Urzo Enrica Maria 551/5398 A
D’Uva Rosalia 551/4618 C
De Chiara Valentina 880/534 C
De Felice Serena 551/3342 B
De Francisci Manuel 551/4580 B
De Gregorio Daniele 551/4455 C
De Landro Maria 551/3122 D
De Martini Massimiliano 880/482 B
De Panno Giorgia 551/4738 A
De Stefano Giovanni 551/4106 C
De Vito Annabella 551/4825 B
Del Giudice Maria Domenica 551/5065 B
Del Prete Angela 551/3440 C
Del Vecchio Cinzia 551/5030 B
Dello Ioio Monica 551/3653 B
Di Bello Emanuela 551/4839 A
Di Luccio Nicolò 551/4372 D
Di Maro Mariateresa 551/4487 C
Di Martino Angela 551/3966 C
Di Meo Giuseppe 880/551 C
Di Napoli Carolina 551/2000 B
Di Pasqua Mario 880/464 A
Di Prisco Vittoria 551/4571 B
Di Rienzo Mariateresa 551/4520 B
Di Serio Natascia 551/4913 A
Donadio Colette 880/448 B
Donnarumma Fortuna 551/5307 C
ERRA FABIO 551/5107 B
Esposito Anna 551/4582 A
ESPOSITO GIOVANNI 880/587 D
Esposito Giuseppe 551/3824 D
ESPOSITO MARCO 551/4465 A
Esposito Sabrina 551/3778 B
Falgiano Daniela 551/4782 B
Felaco Cristiano 551/4502 B
Fenderico Ilaria 551/4974 B
FERRARA SARA 551/4401 C
Ferriol Gabriella 551/4342 B
Finiello Mirco 551/3220 C
Fiscone Girolama 551/4728 C
Fontanella Anna 551/5352 B
FRANZESE MARIA 551/3119 B
FREDIANI PAOLA 27/23209 C
Galante Valentina 551/3854 C
GALLARDO GABRIEL GIL ERASMUS A
Gelminno Emilia 551/4086 A
GIANNANTONIO CHIARA 880/511 C
Giannuzzi Savelli Carlotta 880/528 A
Giordano Rosa 551/5302 B
GIORDANO VINCENZO 551/3449 C
GIORGIO MARIAGRAZIA 551/4781 B
Gramignani Eliano 880/484 B
Granata Maria Rosaria 551/3176 B
GRANESE ELEONORA 551/3585 C
Grasso Antonella 880/540 B
Greco Angela Maria 551/4642 B
GUARINO ANTONIO 551/953 D
GUAZZO CARMELA 551/5119 B
Iacovello Alessandro 551/4688 INSUFFICIENTE
Illiano Mariana 551/4992 B
IMPERO MARIA 551/5387 B
INFANTE MARIA GRAZIA 551/3121 B
INGROSSO ILARIA 880/483 C
Iovinella Gabriella 551/4286 A
KORANYI ESZTER ERASMUS A
La Marca Giovanni 880/506 D
LANDOLFI ELISA 880/509 C
Lanna Rossana 551/4474 B
LEONARDI GIUSEPPINA 551/4497 Insufficiente
LEPORE MELINDA 551/4451 C
Lesina Valentina 551/4688 A
LIBERTINO MATILDE GIUSY 551/4419 D
Liccardi Maria 551/3100 C
LIGUORI CARMELA 551/4621 C
LIMA GIOVANNA 551/3937 B
LIOI FEDERICA 551/5113 C
LONGOBARDI NICOLA 880/209 D
Longobardi Veronica 880/520 B
LORETO RITA 551/5001 D
LUCCI LUIGI 551/4331 B
MAIONE MARIA LORENA 551/4857 C
MARANO SERENA 551/3517 B
MARCARI CHIARA 551/4827 Insufficiente
MARRA ANNA 27/22885 C
MARSICO CONCETTA 880/597 D
MARTONE VALENTINA 551/4347 A
MARZATICO MARIA 551/5339 B
Massaro Angela 551/4150 B
Mastroianni Ilaria 880/564 C
MATTEI STEFANIA 551/4648 A
Mattera Angela 880/466 B
MATTIOLI DANIELE 551/2361 C
MAZZOLA VALENTINA 551/4285 B
Mennella Giuseppe 880/479 A
Meschino Pierpaola 551/5200 B
MICALE FRANCESCA 551/2513 C
MICALE NOEMI 551/4255 B
Michelino Daniela 551/5248 B
Miele Anna 551/4804 B
Miele Fiorella 551/4408 B
Migliore Annalia 880/470 B
Mirabella Giuseppe 880/488 C
MIRAGLIA ISABELLA 551/4701 D
MIRALTO ORNELLA 551/2625 C
MOCCIA ROBERTA 551/3509 C
Montella Anna 880/572 B
Montesarchio Antonio 551/2322 B
MOSCARITOLO GABRIELE 551/6161 D
Muraglia Andrea 551/3411 B
Napolitano Valeria 551/3728 INSUFFICIENTE
Nespoli Angelo 880/458 A
NICOTRA LAURA 551/4345 B
NIOLA SIMONA 551/4507 Insufficiente
Noto Enza 551/4892 B
Orlandini Emma 551/2058 B
Orlando Chiara 551/5348 B
Paduano Paolo 551/2494 Insufficiente
PALOMBA MICHELA 551/4297 C
Palumbo Teresa 551/5314 A
PAPAROZZI CONCETTA 880/575 B
PARADISO MARIANGELA 551/2233 B
PAUDICE PIERA 551/5115 B
PENNACCHIO MARIANGELA 551/4449 B
Petito Carla 551/4402 C
Petrazzuolo Ivana 551/4328 A
PETROSINI MARIAROSARIA 551/4326 B
Pezzillo Valeria 551/4316 B
PIACENTE GIUSEPPINA 551/3581 C
PIETOSO RITA 551/2555 B
PINTO CATERINA 551/3721 B
Pirolo Mariarosaria 551/4558 B
PISTILLO ALESSANDRO 880/553 B
PONTICELLI MARIA 551/4003 B
PUDDU SIMONA 551/4383 C
Punzo Giorgio 551/4665 B
Raimo Rosaria 551/4525 B
Rea Angela 551/4832 B
Ricciardi Anna 551/5243 B
Ricolo Orsetta 551/4396 A
Rinaldi Angela Daniela 551/3035 C
Riviecchio Rossella 880/465 B
Roberti Viviana 551/4936 C
Romano Claudia 880/527 C
Romano Marialaura 551/2338 A
Romolini Ida 551/5201 C
Ruocco Marianna 880/474 B
Ruocco Stefania 551/4516 B
Russo Daniela 551/4741 C
Russo Giovanni 880/603 B
Russo Paolo 880/372 B
Russolino Maria 551/2465 C
Salvetti Alessia 551/5102 B
Sansalvatore Veronica 880/568 C
Santonicola Anna 551/5052 A
Sarno Marina Serena 880/524 B
Saviano Maria Grazia 551/4776 D
Schiavo Adriana 551/3576 B
Schioppa Alessandra 551/4997 B
Scogniamiglio Alfonso Ranieri 880/531 C
Scotto Di Luzio Vanna 551/3324 B
Scovito Luigi 880/569 B
Scuotto Anna 551/5023 A
Semplice Ilaria 551/3175 B
Sepe Luciana 551/3243 B
Severino Andrea 551/3301 B
Sgambati Rossella 880/453 A
Sglavo Iolanda 551/4543 A
Sica Antonella 551/4406 B
Sicignano Carolina 551/4541 B
Siricio Maria Vittoria 880/604 C
Sirigone Fiorella 551/3120 C
Sollo Francesca 880/547 C
Sorgente Marianna 551/4385 C
Spampinato Mariangela 551/4318 C
Spina Vittoria 551/4436 B
Sposato Raffaella 551/4490 B
Stella Luana 551/4704 C
Straccialano Laura 551/4505 C
Tammaro Maria Rosaria 880/541 C
Tarantino Maria Antonietta 551/5233 D
Testa Assunta 551/4311 A
Tixon Daniela 551/4685 C
Tizzano Graziella 551/5329 B
Torre Immacolata 551/4716 B
Tramontano Barbara 551/3758 B
Trombetta Gaetana 551/2738 C
Tufo Gaetana 551/3017 B
Varriale Marianna 551/4014 C
Varriale Valeria 880/476 B
Venezia D’Anna Giulia 551/4280 D
Verde Mara 551/2458 A
Vezzo Federica 880/513 B
Vezzuto Diego 551/5331 A
Viesti Carmela 880/574 B
Villani Enzo 880/525 B
Vincenti Annunziata 551/3182 INSUFFICIENTE
Vitale Franco 880/503 A
Vitale Pierluigi 880/535 C
Vitiello Antonio 551/4291 B
Vivone Mariarosaria 551/4373 B
Zamagni Simona 551/3210 C
Zarra Rosaria 880/554 C
Zimbardi Diego 880/537 D
Zimbardi Nadia 880/533 C

martedì 22 maggio 2007

cambio aula lezione

la lezione di giovedì 24 maggio si terrà al Cinema ASTRA (ore 11-13)

giovedì 17 maggio 2007

lezione XVI-XVII

Le ultime lezioni sono state dedicate all'analisi dei capitoli riguardanti la memoria e la morte.
Per quanto concerne il primo punto, una particolare attenzione è stata dedicata ai seguenti aspetti:
- L'approccio sociologico allo studio della memoria;
- definizione di memoria collettiva e memoria storica
- rapporti tra memoria e oblio
- il mito e la memoria collettiva
- la memoria e i media
- memoria, comunicazione e presentificazione
- la memoria e la narrazione

La morte è stata analizzata innanzitutto come indicatore per la comprensione e la spiegazione del comportamento collettivo. Da un punto di vista sociologico la morte si presenta infatti come una cartina di tornasole per comprendere il funzionamento delle istituzioni e i meccanismi che ne consentono la legittimazione.
Oltre a ricordare la centralità dello studio della morte nel lavoro dei grandi autori classici della sociologia, sono state in seguito descritte alcune delle fasi principali che hanno caratterizzato la "storia della morte in Occidente". In particolare si è fatto riferimento a dei casi idealtipici di "morte tradizionale" e "morte moderna", accennando ad alcuni degli esempi approfonditi nel testo d'esame (esempi tratti da lavori letterari di Georges Duby e Lev Tolstoj).
Nel corso della prossima lezione di martedì 22 maggio, prima di cominciare ad introdurre gli argomenti trattati nel volume di Wunenburger (L'uomo nell'era della televisione), verrà presentata una sintesi e una conclusione delle tematiche trattate nel testo di Cavicchia Scalamonti, con particolare riferimento alle ultime tre lezioni.

venerdì 11 maggio 2007

lezione XIII-XV

Nelle ultime lezioni prima della prova intercorso (di giovedì 10 maggio) gli unici temi nuovi introdotti riguardano il III capitolo (La Memoria) del libro di Cavicchia Scalamonti.
Proverò a proporre su questo sito una sintesi degli argomenti trattati non appena avremo completato il discorso.
Intanto colgo l'occasione per scusarmi di questa prolungata assenza dal blog ... mi scuso in particolare per non aver risposto ai 3 ultimi "post" e alle tante richieste (un po' troppe, in verità) pervenutemi direttamente attraverso la posta elettronica.
Ho provato a fornire delle "risposte collettive " durante la mia ultima lezione, spero siano state sufficienti e - soprattutto - utili. Di più proprio non potevo fare!
Se non interverranno altre "cause di forza maggiore", cercherò di essere più puntuale in futuro.